Blood & Champagne album review
Jan. 2011 By Alessandro Carabelli (Jazzitalia.net)
Un quartetto d'impianto tradizionale, con una ritmica di grande spessore, un pianoforte pronto all'improvvisazione narrativa e, come prima voce, un sassofonista maturo e poliedrico. Ecco i semplici - ma essenziali - ingredienti che hanno permesso la realizzazione di questo riuscito disco del bravo sassofonista nostrano Tommaso Starace, da tempo residente a Londra.
I musicisti si muovono senza perimetri precostituiti, scegliendo temi di provenienza anche molto diversa. Dalle belle composizioni dello stesso Starace a M. Petrucciani, dalla frizzante "Johnny Come Lately" di B. Strayhorn alla straordinaria ed evocativa "Nuovo Cinema Paradiso" di E. Morricone, questo "Blood & Champagne" rotola con freschezza e piglio di rara bellezza ed efficacia. La cifra stilistica è quella di un jazz moderno, venato di espressività e di quella grinta e coscienziosa spavalderia tipica di una formazione giovane e straripante di entusiasmo e di bravura esecutiva.
I sassofoni di Starace si spingono sovente in prolungati e graffianti assoli, degni delle stagioni migliori del jazz afroamericano. Gli sono d'aiuto e di supporto le belle armonizzazioni del talentuoso pianista Frank Harrison, molto efficace anche nei preziosi e lirici assoli, il corposo e ottimo bassista Laurence Cottle ed il raffinato batterista Chris Nickolls.
Ne scaturisce un disco dall'appeal immediato, che unisce espressività passionale ad una sua leggerezza che si fa ascoltare e riascoltare sempre con gusto ed immenso piacere e che ripone i suoi punti più intensi ed emozionanti nella title track, nelle dolcissime "Soundtrack" e "The party's over" e in "Nuovo Cinema Paradiso".